Borghi e Castelli dell’Appennino Bolognese

C’è una realtà di squisita bellezza a pochi chilometri dal nostro naso, e molti di noi non se ne sono ancora accorti. E’ lì, a portata di mano e di sguardi: serena, quieta, armoniosa e… gratis. Centro volte più varia di una passeggiata domenicale ai giardini Margherita, mille volte più intensa di un sabato all’ipermercato. Stiamo parlando dei borghi e dei castelli del nostro appennino.
Troppo poco conosciuti, troppo poco visitati. Scopo del nostro libro è proprio questo: svegliare il cittadino distratto e renderlo cosciente della bellezza che lo circonda, convincendolo a caricare la famiglia in macchina, percorrere una mezz’oretta di strada e immergersi in un continente nuovo. Per questa nobile missione abbiamo scelto due grandi fotografi, Luciano Marchi e Paolo Zaniboni, entrambi delicati interpreti delle atmosfere della nostra montagna, e uno storico locale, Renzo Zagnoni, nel ruolo dell’affabulatore, letteralmente “colui che ci racconta la fabula“, o ancor meglio le mille favole di un fantastico viaggio che si dipana fra pievi ed abbazie, castelli e santuari, borghi, borghetti e incantesimi vari. Ed è un viaggio, il nostro, per tutte le stagioni, dato che non c’è un periodo dell’anno più adatto di altri per visitare questo splendido pianeta: sono tutti perfetti.
In primavera, il risveglio della natura fa da frizzante cornice a luoghi fascinosi per definizione, e, fra profumi e prati in fiore, ci conduce, per esempio, alla sontuosa rocca di Roffeno immersa nel verde. In estate, il richiamo della frescura montana funge da teleferica e ci trascina fino al Santuario di Madonna dell’Acero, lontani anni luce dalla canicola cittadina. L’autunno poi, superbo pittore naturalistico, ci invita ad una sosta nei pressi di Pietracolora, dove dà un saggio della sua arte incendiando i campi con mille sfumature cromatiche, dal giallo al vermiglio, fino al rosso cupo. Ma se volete provare un’esperienza al confine del magico, calandovi full immersion in una dimensione fuori dal tempo, provate a spingervi d’inverno fino a Monteacuto delle Alpi, possibilmente dopo una nevicata, e camminate per i suoi vicoli con la neve che vi scricchiola sotto ai piedi: vi ci vorrà un pizzicotto per essere certi che non state sognando.
Tutto questo, e molto di più, in questo libro.